Ali Agca e i 40 milioni
In realtà non sono proprio 40: per ora solo 7, ma sicuramente saprà rifarsi in futuro visto che per cominciare per dare l’intervista esclusiva pare ne voglia 2.
Ali Agca, l’ex Lupo Grigio (dal nome dell’organizzazione terroristica di cui si presumeva facesse parte) che ha attentato alla vita di Wojtyla il 13/5/1981 sta per uscire di prigione. E ha già risolto il problema della reintegrazione nel ciclo lavorativo mondiale: gli offrono milioni per interviste e autobriografie.
Evabbeh dico io, “tanto in televisione danno delle fatte robe, e poi avevo sentito dire che in prigione ha avuto una forte conversione”. Per chi non lo sapesse e non fosse informato il signore era bravo nel suo mestiere, e non riuscire ad uccidere una persona a quella corta distanza lo aveva turbato. E poi dai, potrebbero tirarci fuori una storia interessante: prima non collabora, poi collabora, dopo qualche anno cambia completamente versione, chi ci sarà dietro? E il terzo Mistero di Fatima? E le sue affermazioni su un progetto divino di cui sarebbe l’esecutore materiale? Cose così insomma.
Ma poi leggo:
Nella lettera si è dichiarato “perfettamente sano dal punto di vista fisico e psichico” e ha espresso l’intenzione di “proclamare la fine del mondo e scrivere il Vangelo Perfetto”. “Proclamerò la Cristianità perfetta che il Vaticano non ha mai capito”, ha affermato.
Ah beh… allora siamo a posto. Devo dire di essere d’accordo con Gasparri: un criminale dovrebbe tacere e non diventare una star (e se non è più un criminale non dovrebbe lucrare sulle malefatte passate, aggiungo io).
Caro, in un paese in cui si fanno sceneggiati sulla banda della magliana, che cosa ti vuoi aspettare?
Secondo me lo mandano al grande fratello!
=)