Attenti al cane
“Attenti al cane”, una delle frasi più ripetute e scritte del mondo dopo “3×2” e “lascia stare tua sorella!”. Una di quelle frasi che acquista davvero significato il giorno che entra nella tua vita con chiarezza assoluta. Come il giorno in cui nasce la tua seconda figlia, sbagli a comprare il prodotto in offerta al supermercato o torni a casa guidando con il tuo cane di 2 mesi sulle gambe come ho fatto io 13 anni fa.
“Attenti al cane” non perché morde ma perché è così vivace che finisce che ti butta in terra a furia di feste e di leccate sulla faccia (sempre che non siano limonate, ve l’ho detto che è troppo vivace). E allora state attenti se siete vecchi come San Pietro e ci tenete al femore.
“Attenti al cane” perché i bimbi che 6 anni fa sono venuti da me a fare il nido casa finisce che cascano per terra, ma “non preoccupatevi perché ci siamo già messi d’accordo con i nonni di Chiara, lo terranno loro per un po’”.
Non sono mai riuscito a riprenderla, la mia Nespola (perché questo è il nome della mitica cagnona, per chi non lo sapesse) è rimasta dai nonni fino all’altro giorno. Poi mio babbo mi ha telefonato. Peccato, perché erano mesi che mi dicevo “voglio andare a trovare i nonni e Nespola, che mi mancano tutti quanti” solo che con Nespola non ho fatto a tempo.
Beh, sapete in che giorno ho ricevuto la telefonata del nonno? Nell’anniversario della morte di Lucia, la nostra piccola nipotina che non abbiamo potuto veder crescere. Si vede che Dio ha pensato di farle un regalo e ha deciso di prendere il cane più simpatico del mondo.
“Attenti al cane” e trattatemelo bene, perché è il cane di mia nipote e qui dalle nostre parti vogliamo un gran bene a entrambi ma soprattutto perché non vi permetterà di trattar male la sua nuova padroncina.
E a te, cagnone, cosa vuoi che dica? Che per rivederti mi tocca passare dall’altra parte e non so bene come spiegarti che mi manchi un casino anche se non ti vedevo da mesi. Ma la sai una cosa? Pare che il mio amico Flemma sia davvero un mago, perché il giorno prima che sapessi del tuo ultimo viaggio mi ha regalato un sigaro.
Da qui alla nostra prossima passeggiata insieme ho un sacco di cose da fare, figli da crescere, amici da abbracciare e la tua vecchia padrona da imparare ad amare, ma intanto che aspetto mi bevo un bicchiere alla tua, mi siedo in giardino e mi fumo un sigaro.
Che poi dopotutto è meglio se non ripassi da casa, qui è pieno di cinne grandi e piccole che non ti avrebbero lasciato un attimo di respiro.
Stammi bene eh, quando arrivo mi racconti tutto e mi fai fare un giro.