Buon viaggio, fratello
Cosa puoi dire di più a un fratello che parte, che ha deciso di andare a mettere radici altrove?
Ci si vede a cena pochi giorni prima della grande alba, di quell’ultimo sguardo sulla città natale prima di sceglierne un’altra per la vita di tutti i giorni. E in fin dei conti non si sa bene cosa dire.
Perché si fanno tante domande sul futuro, sulle aspettative e sull’organizzazione, ma si omette sempre la cosa più ovvia: “mi mancherai fratellino, perché anche se ci vedevamo poco eri sempre a un tiro di schioppo e invece adesso mi tocca prendere un aereo per venirti a trovare”.
Perché anche se in un’ora e mezza di aereo posso arrivare in questa tua nuova Berlino – nuovissima perché da domenica ci sarai anche tu dentro e non sarà mica mai più come prima – il solo pensare che tu sia in un posto dove addirittura si parla un’altra lingua lascia un po’ interdetti, senza parole, senza un’idea chiara del domani. Perché “ma no, c’erano ancora un sacco di cose che avrei voluto fare insieme, prima o poi… come quella passeggiata fotografica che alla fine non abbiamo mai organizzato, due chiacchiere fratellone-fratellino…”, ci siamo capiti.
Cosa dire a un fratello che parte, se non che l’hai sempre saputo che valeva la pena stringere di più i rapporti, ma che in fondo una parte di te se ne accorge solo adesso?
Cosa dire se non citare i versi dei Modena?
Buon viaggio hermano querido, e buon cammino ovunque tu vada. Forse un giorno potremo incontrarci di nuovo lungo la strada.
Tu vai e io resto qua, ma adesso so che a Berlino ci sarà presto qualcuno con un anello come il mio, con lo stesso motto inciso dentro al metallo e con la stessa voglia di vivere incisa dentro al cuore. Adesso so che Berlino è una bella città per l’arte e l’architettura, ma soprattutto che è una città fichissima per la gente che ci vive.
E dato che è così bella mi toccherà farci un sacco di gite, berci un sacco di birre e farci quella famosa passeggiata fotografica. Non ti pare?
Ti abbraccio di nuovo, di quegli abbracci da fratelli maschi né troppo lontani né troppo vicini di età, di quelli un po’ impacciati dalla poca pratica ma densi di un significato a noi più che evidente.
Ah, se quando arrivi non fai uno squillo per dire che è tutto a posto ti pelo la zucca.
Ciao.
Ci vediamo a Berlino fratellone!
Ciao BigJack!!! Bevine qualcuna alla salute dei tuoi studenti di fotografia!