cosa stiamo facendo?
Ma soprattutto perché?
Ogni tanto io me lo chiedo, e mi auguro che così faccia il resto del mondo… no, con calma… io non sono mica così immodesto da voler essere un esempio per tutti… sono immodesto ma non così tanto!
Spero che lo facciano tutti perché io lo faccio troppe poche volte di sicuro, però aiuta a capire il senso delle azioni che compiamo e dei princìpi che con fierezza portiamo avanti a vessillo della nostra grandezza.
Personalmente cosa faccio? Beh… studio e lavoro.
Studio: perché voglio avere un pezzo di carta in mano (laurea) ed alcune cose che mi sono rimaste da studiare sono pure interessanti.
Lavoro: perché è quello a cui inevitabilmente ed inesorabilmente tendo a fare. Non riesco a stare senza lavorare, studiare (e non so assolutamente il perché) non mi basta.
In realtà faccio un sacco di altre cose, coltivo amicizie (o almeno ci provo) ed interessi (e qui provo a coltivarne un po’ meno altrimenti va a finire che loro coltivano me…).
Beh…ho un numero di difetti spropositato, e pochissima capacità di cambiare me stesso… speriamo di non combinare un enorme pasticcio…
Il tizio a cui ho mandato un curriculum "su consiglio" non si è ancora fatto vivo… ‘desso vado dal consiglio e gli chiedo se sa niente.
Countwdown: -2!
Mah… io faccio la metà delle cose che fai tu e dedico alla metà delle cose che faccio meno della metà dell’impegno che richiederebbero 😛
Perché le faccio? alcune cose le faccio perché mi tocca farle, perché non posso fare il disoccupato a vita, perché non posso restare a letto tutto il giorno neanche in quelle giornate che davvero sarebbe meglio non svegliarsi nemmeno.
Le altre cose, quelle interessanti, quelle che mi piacciono, le faccio perché mi piace farle, perché mi fanno stare meglio, perché mi fanno passare degli istanti sereni e perché sono convinto che il modo migliore di passare il mio tempo sia facendo cose che mi piacciono insieme alle persone a cui tengo.
E poi perché le cose che faccio mi riempiono il tempo e la testa e fanno rumore e scacciano per un po’ quell’altro “perché?”, quella domanda insistente e senza risposta che rimbomba come un’esplosione nella mia testa (vuota) ogni volta che vado a dormire: “Perché!?”