fratelli viandanti
Ieri sera ho incontrato un mio lettore, un amico con il quale ogni tanto ci si becca, si esce per un aperitivo e si parla del più e del meno finché non spunta qualcosa di interessante…
…e infatti…
Ieri sera ho scoperto che sono mio fratello.
Detta così può sembrare una cosa assurda, invece è vero.
Credo di averlo già detto in precedenza, ma lo ripeto… mio fratello ha 5 anni in meno, più di 5 cm ed è 2 volte me. A parte questo ha i capelli lunghi mentre io li ho corti, ha alcuni tatuaggi (ho perso il conto, 4? 5?) mentre io nessuno, gli piace stare solo mentre a me fa schifo. L’unica cosa simile che mi veniva in mente è che pratichiamo entrambi spada, io rinascimentale e lui medievale.
E invece…
E invece ho scoperto che io e BigJack siamo uguali dentro.
Il primo indizio l’ho avuto prima del mio matrimonio. Per raccogliere le dediche di quanti volevano farci un pensiero, un augurio o un regalo, dato che molta gente veniva da fuori Bologna ho messo su un sitarello dove fosse possibile leggere le indicazioni per la chiesa e il ristorante, scoprire dove saremmo andati in viaggio di nozze e poi sapere un modo per contribuire economicamente al viaggio. Per accedere all’ultima pagina era obbligatorio lasciare una dedica… tanto per far capire che il punto non sono i regali, ma la dedica che si fa agli sposi.
Sono state tante le frasi belle e poetiche scritte sulle tastiere di mezz’italia, ma una mi ha colpito particolarmente. Non tanto per gli auguri, quanto per com’erano scritti.
Il fratellino mi ha scritto una pagina sul viaggio, una di quelle pagine scritte quasi di getto, con pensieri privati che fanno capolino tra le righe degli auguri e di quel che si era deciso di dire. Una di quelle pagine che cominci a scriverle in un modo ma non hai la minima idea di come verrà fuori… semplicemente perché per cominciare a scriverle si aspetta solamente l’intuizione, l’idea di fondo… poi si lascia carta biancha alle dita che scrivono molto più velocemente di quanto uno riesca a ragionare a mente fredda. Una di quelle pagine scritte di getto perché non sono ragionamenti filosofici e basta, sono pezzi di noi stessi che vogliono uscire in qualche modo e trovano nello scrivere la perfetta via di fuga.
Inutile dire che una pagina così avrei potuto scriverla io. Ma non perché è facile scriverne un’altra uguale, no… avrei potuto scriverla io perché anch’io scrivo così quando voglio dire qualcosa che sento. Un po’ come il post sul guerriero o quello sulla notte in cui è morta la mia nonnona (solitamente non mi autolinco, scusate… ma la momma voleva leggerli ed ho approfittato così… e non è un errore… è proprio mOmma… un giorno spiegherò perché)
Parlando con il mio lettore ieri sera ho scoperto che… mio fratello ha un blog!
"Evvabeh" direte voi "quasi tutti hanno un blog".
E’ vero… ma che io sappia solamente io e lui abbiamo un blog chiamato "Viandanti"…
…ebbene si, l’indirizzo del blog di BigJack è viandanti.splinder.com!
Devo dire che mi ricorda un’altro blog… vi cito solamente la frase di apertura: (…) dobbiamo andare e non fermarci mai finché non arriviamo. "Per andare dove, amico?" Non lo so, ma dobbiamo andare. ( J.Kerouac )
mentre la mia è non v’è pace nella quiete, ma solo nel cammino… non sono molto distanti.
Ho parlato di questa vicinanza mia e di mio fratello ai miei genitori a cena, ed ho scoperto che non è la sola. Per esempio ho scoperto che anche mio fratello tende ad essere il diplomaticodel gruppo, quello che cerca sempre di risistemare le cose quando la gente litiga o simili.
In pratica
mio fratello scrive come me e io scrivo come mio fratello
mio fratello ha un blog che si chiama come il mio e io ho un blod che si chiama come il suo
mio fratello cerca sempre di ricucire i vari pezzi delle serate e dei rapporti altrui, come me
mio fratello ama viaggiare come io amo viaggiare
Se a tutti questo aggiungiamo che mio fratello è figlio dei miei genitori come me… essendo ingegnere mi verrebbe da dire, per la proprietà transitiva applicata, che
io sono mio fratello e lui è me
Fortunatamente io ho i capelli corti e lui lunghi… altrimenti sarebbe difficile distinguerci 😛
Adesso posto questo post e poi aggiungo un link a quella sagoma del mio fratellino… mi raccomando, fate un salto a leggerlo, ne vale la pena.
Bene! Alla fine si sono trovati i nostri blog. Pensa che la mamma ha trovato ilmio per caso, mi chiama il babbo e di dice "Hai un blog?" "si" "Hai scritto tu Dove Abito(la poesia nel frame a sinistra)" "si"… Così hanno scoperto qualcosa di me che forse intuivano appena, così lo hai scoperto anche tu, e io ho raccolto altri compagni di viaggio.
Sono contento, avrete un metro in più per capirmi, e io ne avrò un altro per capire te.
Buon proseguimento nel tuo viaggio, sai dove trovarmi, ora meglio di prima.
Passerò a leggerti e a vedere come prosegue il tuo navigare.
A presto
Ciao
PS
Ho 3 tatuaggi e ne sono in proggeto altri 2.
Momma ha letto e gongola.
e si chiede: ma questo messaggio , l’avrò scritto bene?
bello che la Momma gongoli qui…
te pensa che il messaggio è pure scritto bene, e non mi ha neanche chiamato per sapere come mandarlo su… ormai è una navigatrice esperta 😛
mittino e mitfratellino!! ma che gioia, che goduria…
anello al dito lustro lustro anch’io, mi sono appena fatta una scorpacciata di arretrati e non posso che gioire nel veder risorgere questa paginetta a me tanto cara…e addirittura moltiplicarsi in un’altra!!!
ragazzi, cheddire.
vorrei avere un fratello.
vorrei dire a mit che l’ho pensato, e che aspetto con ansia mooolte più foto.
vorrei dire al mitfratello che lo leggerò presto, e che credo sia fortunato.
ma soprattutto…vorrei dire..
oh,quanto vorrei essere in MEXICO!!!!!!!!!!!!!!
eccheè? una riunione di famiglia blogger? ;P bravi bravi…
ma, tanto per togliermi la curiosità, quali sono i 2 tatuaggi in progetto?
ps. brava kiara! io leggo il tuo blog, anche se taccio…