La gestione conta
Questo fine settimana sono andato a Rimini principalmente per due motivi: per stare un po’ insieme ai suoceri e perché sabato pomeriggio c’è stata l’inaugurazione della nuova gestione del Bar Adriatico di Viserbella.
Come molti di voi già sanno per la famiglia Lanzi e per molti dei loro amici il bar viserbellese è un’istituzione. Siamo tutti vincolati al bar a doppio filo: da un lato l’imperdibile aperitivo alcolico (in foto) la cui ricetta si passa assieme alla licenza, dall’altro la familiarità con il locale. Non solo con la gestione, ma anche con i muri. Sì, avete capito bene… con i muri. Quelle quattro mura che compongono l’Adriatico sono come una seconda casa per tutti, come l’abbraccio di un amico di lunga data, come una certezza incrollabile di tranquillità e divertimento.
La gestione è l’indispensabile mezzo di comunicazione che quei muri hanno a disposizione per dialogare con noi. Se la gestione è buona allora siamo come a casa nostra, se non è buona siamo sempre a casa nostra ma è una di quelle volte in cui si litiga con il babbo. Noi di gestioni ne abbiamo viste passare un sacco, e tutte le volte siamo andati a dar loro un voto alla prima occasione.
La gestione uscente di mancherà, perché ci sentivamo di casa non solo con i muri ma anche con chi ci stava dentro.
La nuova gestione è partita bene e ne sono contento. Sono tre fratelli: Luca, Franco e Piero. Sabato sera ci siamo scolati i nostri adriatici (l’aperitivo di cui sopra ha lo stesso nome del bar), mangiato le nostre pizze e chiacchierato con i nuovi titolari. L’aperitivo era servito bene, la pizza era buona e i titolari interessanti, franchi e simpatici. Bene.
Ieri sono dovuto tornare perché abbiamo perso un piedino della tutina di Lucia e volevo controllare se l’avevano trovato. Sono entrato e mi hanno riconosciuto subito – bene – e mi hanno detto che non avevano trovato niente.
Franco: dai, mi spiace ma qui non c’è. Cosa bevi che ti offro qualcosa? Vuoi una birra?
Giuse: Grazie, ma ho la famiglia in macchina e sto per prendere l’autostrada, facciamo un caffé?
Franco: Ok, –rivolgendosi alla ragazza al banco– fai un caffè a Giuseppe che offriamo noi.
Mentre giravo il caffè Franco si è avvicinato.
Franco: Com’è andata ieri? Vi siete trovati bene?
Giuse: Guarda, sarò sincero… sono venuto da Bologna per vedere com’era la nuova gestione. Come vi abbiamo detto ieri siamo piuttosto affezionati a questo locale, e volevamo vedere a chi è capitato. Ieri abbiamo messo un bel “+” di fianco al vostro nome, perché secondo noi siete partiti con il piede destro.
Franco: Oh bene, mi fa piacere. Però ti chiedo un favore, trattami come un fratello: se vedi che c’è qualcosa che non va, dimmelo che vediamo di sistemarlo. Non fatevi problemi, perché se siete contenti voi, noi abbiamo fatto la cosa giusta.
Giuse: Grazie, è bello che tu me lo dica. Puoi stare tranquillo perché nessuno di noi ha peli sulla lingua, avrai tutto il feedback che ti serve.
Poi ci siamo salutati e sono tornato verso la macchina pensando: Ecco, vedi? Un altro “+” adesso non glielo leva nessuno.
Se vi capita di passare a Viserbella di Rimini, fate un salto all’Adriatico a bervi un bell’aperitivo della casa.
Giuse? Chi è Giuse? 😛
Comunque anche io, come ci siamo già detti l’altra sera, metto un primo “+”, sperando non venga disatteso in futuro… e da quello che ho visto le premesse perchè questo succeda non sembrano esserci.
Posso affermare, senza lodarmi, “IO C’ERO”. Ok non è come essere di fianco ad Armstrong o come il verme della mela di Newton, ma è vero.
Anche io ho avuto un’impressione molto positiva e penso che ci tornerò appena possibile.
Dipenderà dal fatto che abito a 500m dal posto?
Sì è vero.
@Fancazzista è che in ufficio c’è chi mi chiama Giuse… mia sorella e mio fratello spesso mi chiamano Giuse… delle volte anch’io mi chiamo Giuse
@Puccio fortuna che io non abito a 500m dall’adriatico, sarei sempre brillo
ho già voglia di un altro adriatico…
anch’io… 😉
bene! sabato si va giù??
non è mica una brutta idea…
Ahaaa! Sappiate che vi aspetto al varco.
Labutto li, senza informare la mia signora (e padrona diranno in molti) , sabato a pranzo sono, molto probabilmente solo o quasi perchè Silvia lavora mattina e pomeriggio. Forse viene a casa per mangiare, ma non ci scommetto molto.
Nel caso, a parte i lavoretti domestici sono libero. Se il tempo regge ho il mio programmino:
1) una passeggiara sulla spiaggia
2) Aperitivo di metà pomeriggio.
3) Partitella a carte o ad un’altro gioco da tavolo.
4) aperitivo di tardo pomeriggio
5) Finire il gioco iniziato
6) aperitivo pre cena.
7) cena
8) digestivo
9) Dopo cena con programma da definire in funzione di quanti siamo e del tempo.
10) Iscrizione di gruppo alla alcolisti anonimi.
Accetto suggerimenti.
Ciao
Puccio sei organizzatissimo, ma in questa gestione purtroppo non è considerato il fattore prole della famiglia Lanzi… Sentiamoci però, che ci mettiamo d’accordo 😉
Ok hai ragione. Il problema è che il baby sitter Fancazzista è probabilmente occupato ad accudire uno shaker.
Potremmo se no modificare il Pomeriggissimo alcolico con il pomeriggio sallutista della famiglia:
Camminare sulla spiaggia a respirare un poco buona aria fresca.
Eventuale giro al centro commerciale poco affollato.
Giochi a casa mia. Ahia Silvia. Ok “a casa nostra”.
Poi aperitivo e cena.
Per i dettagli possiamo sentirci venerdì sera o sabato mattina. Io sono sveglio dalle 7:00.
Ciao
Mi considero un cliente storico (oltre 15 anni) dell’Adriatico. Dal mitico “Angelo” a cameriere straniere ad altri personaggi sempre simpatici. Pur abitando non proprio comodo (bassa reggiana) quando capito in Riviera qualche adriatico me lo bevo sempre.
Alla prima occasione darò anche io un voto alla nuova gestione !
ciao. Bobby
@bobby ottima idea! Se poi ti va di bere un adriatico con altri aficionàdos, mandami una mail quando pensi di passare, che si brinda insieme 😉
pero è un grande
un ragazzo d’oro
mi sa che l’Elisa ha fatto un bell’affare
concordo… e dopo un anno e mezzo abbondante da quando li abbiamo conosciuti, il giudizio resta 🙂