La rete e il discernimento
Viva i nuovi media, viva i social network, viva le fonti di informazione dal basso.
Perché è più difficile insabbiare, perché è più difficile isolare i popoli, perché la verità deve essere di tutti.
Vero. Verissimo. Sacrosanto. Pienamente condiviso.
Ma occorre anche un po’ di capacità critica, discernimento nel giudicare quel che si legge (e magari si condivide). Un discernimento che sinceramente vedo assente troppo spesso. Lo vedo dal numero di bufale che si trovano condivise online. Prendo due esempi dagli ultimi giorni:
Tuo figlio è figlio di Satana?
Ancora una volta, centinaia di persone danno addosso a Famiglia Cristiana per l’imbarazzante “test per scoprire se tuo figlio è satanista”. Nessuno di quelli che l’ha condiviso ha controllato se fosse autentico, perché è un falso.
La morte di Paolo Villaggio
Era sulle home di quasi tutti gli account facebook italiani “Paolo Villaggio è morto nella sua Genova”, con tanto di link al sito dell’ANSA. Ma nessuno di quelli che l’ha condiviso ha controllato che il suddetto link riportasse davvero la notizia, che ovviamente è falsa.
La rete è uno strumento incredibile. Ma se la usiamo così siamo come bambini di tre anni che credono a qualsiasi cosa gli si dica.
Quando io ero piccolo le notizie arrivavano dal telegiornale, dal giornale, dalla radio e dalle voci di corridoio a scuola. E basta. Oggi la quantità di informazioni che un ragazzino trova su facebook è diversi ordini di grandezza più grande di quella che trovavo io. Si fa serio il problema del discernimento dell’informazione.
Perché non si può risolvere il problema limitando il tempo su internet, come pensa qualcuno. Fa parte della loro vita come l’audiocassetta faceva parte della nostra.
Bisogna insegnare ai nostri figli il discernimento e il buon senso. È diventato urgente.
Caro Mit, è sempre rincuorante constatare che perlomeno qualcuno – ma chissà di quanti sarai portavoce – non mitizza e non elegge a testo sacro la tanto osannata rete!
Personalmente, ho come l’impressione che alcuni social network veicolino più idiozie e portino via più tempo prezioso di altri, ma il discorso vale in generale e tu hai toccato un punto scomodo, ma verissimo.
Da autentico estimatore della rete, ma estimatore critico ed informato, però!