oggi o domani?
Sinceramente non so cosa fare… se far il gioco di quello che può aspettare ancora oppure se chiamare in giornata.
Come chi? Quelli con cui ho fatto il colloquio, no?
Mah… non ho capito bene che tipo di politica devo adottare.
E poi ho da fare un botto e sono un attimo scosso dalla lunghezza della ToDo list… è inquietante… sono rimasto indietro sul lavoro e sullo studio e devo darci dentro un sacco sia di qua che di là.
Un po’ spaventato, pensieroso, ma soprattutto nervoso e isterico, mi accingo ad incominciare questo giovedì 11 marzo.
Ieri si è laureato un mio carissimo amico (cioé… ha fatto la discussione, poi lo proclamano con calma tra un paio di giorni – e non scherzo), io mi laureerò mai? Ogni tanto mi prende lo sconforto…
Ma forse in questi casi bisogna solo dire "ok… c’è tanto da fare ma almeno posso cominciare, poi si vedrà!"
Proviamo… a presto
P.S.
Sto preparando i thumbnails delle foto di Londra, abbiamo fatto la scelta, ‘desso le mando a Geco e cominciamo un post più insistente.
Egr. Viandante, solo poche parole e anche banali: forza e coraggio, ogni tanto sembra di affogare nel quotidiano, in realtà, prese un pezzetto per volta le cose si possono fare tutte, si fidi di me…ah! a proposito, per la strategia, se davvero le piace il lavoro e la gente con cui ha colloquiato non aspetti troppo, sa come si dice "se te la tiri troppo finisce che si strappa!" Buona giornata!
grazie per il consiglio, esimio Conte, credo proprio che lo farò…
oggi li chiamo…
e poi vi dico come è andata…
in bocca al lupo!!! e poi, non hai letto da poco Momo? Come dice il vecchio spazzino… le vie da spazzare sembrano infinite come il mondo… e uno si blocca lì… Poi si calma e inizia: un passo, un respiro,m un colpo di scopa. Un passo, un respiro, un colpo di scopa… (L’importante è non rompere il ritmo!!!!)
ah, miei buoni amici, poteva forse il geco esimersi dal commentare un tal argomento? Tanto non sta zitto neanche quando dorme, quindi…ebbene aparte gli ovvi commenti sull’isteria del viandante, che non è estemporanea ma fisiologica (del resto di nomadi e viandanti, si sa, non c’è mai da fidarsi) posso solo dire…in bocca al Salubre, ed attenzione al terzo occhio, che tutto vede e tutto sa.
Assumo più caffeina e torno nel mondo degli esseri quasi-razionali
Ti risparmierò parole di incoraggiamento un po’ banali (e anche poco credibili dette da me), quindi passiamo alla strategia: io voto per chiamare domani alle 9 meno 5.
Non trovo metodo migliore per farti (ma ne approfitto per farcelo a tutti noi) il mio in bocca al lupo, che, prendendo spunto dal commento di nomade, riportare questa fantastica canzone, da canticchiare mentre si è in cammino, possibilmente in compagnia (ricordati due più due è uguole a quattro, ma che due non è due volte uno, ma duemila volte uno).
La Via prosegue senza fine
Lungi dall’uscio dal quale parte.
Ora la Via è fuggita avanti,
Devo inseguirla ad ogni costo
Rincorrendola con piedi alati
Sin all’incrocio con una più larga
Dove si uniscono piste e sentieri.
E poi dove andrò? Nessuno lo sa.
La Via prosegue senza fine
Lungi dall’uscio dal quale parte.
Ora la Via è fuggita avanti,
Presto, la segua colui che parte!
Cominci pure un nuovo viaggio,
Ma io che sono assonnato e stanco
Mi recherò all’osteria del villaggio
E dormirò un sonno lungo e franco
Voltato l’angolo forse si trova
Un ignoto portale o una strada nuova;
Spesso ho tirato oltre, ma chissà,
Finalmente il giorno giungerà,
E sarò condotto dalla fortuna
A est del Sole, ad ovest della Luna