Pasqua

E Pasqua, la Santa Pasqua.
 
Prima di tutto comunico a coloro che non vogliono leggere post religiosi, profondi, o simili:
andatevene finché siete in tempo, sto per parlare della Passione e della Santa Pasqua.
 
Di primo impatto mi era venuto da scrivere "mi scuso con…", ma poi non lho fatto.
Non lho fatto perché sono cristiano, perché credo in quel che è stato scritto e che è accaduto più di 2000 anni fa.
Non mi scuso perché alla base di tutti i miei ragionamenti vi è la certezza (spesso troppo celata dalla mia disattenzione) di aver avuto una grande grazia nellincontro con Cristo.
 
Potrà sembrare moralista o inutilmente esibizionista: vi sbagliate!
 
Il fatto che Gesù abbia fatto quel che ha fatto è lavvenimento che riscatta tutti e cambia tutte le vite.
 

 
Ieri ho partecipato alla via crucis, e per la prima volta sono stato veramente colpito dal fatto che Qualcuno ha sofferto pene indicibili, pene sovrumane (Egli solo ha potuto urlare il grido disumano, perché su di Lui gravava il dolore sovrumano… un grido che riecheggerà eternamente), qualcosa di indicibile e assolutamente insopportabile per chiunque.
 
E perché lo ha fatto?
 
Per salvare gli uomini,
per salvare tutti gli uomini,
per salvare me,
per salvare un peccatore come me

 
Perdonatemi se faccio un così indegno verso a C.Peguy (e perdonami anche tu, Peguy), ma trovo che questo tipo di espressione si faccia capire come poche altre.
 
Il fatto è che per la prima volta ho avuto la folgorazione dellassurdo dellavvenimento e della scelta… e contemporaneamente dellimmensità della stessa.
 
Per anni a catechismo sentiamo "Lui lha fatto per noi", e ce lo ripetiamo anche quando diventiamo adulti, e la cosa non è disturbante.
 
… poi…
 
Poi un giorno,
uno stranissimo giorno,
un giorno come altri,
ad una celebrazione come altre,
come tante altre,
uno strano giorno come tanti altri capisci,
capisci che Lui,
per te,
solamente per te,
per te e per lumanità tutta,
solamente per salvare gli uomini e solamente per te,
si è lasciato uccidere,
barbaramente uccidere,
uccidere crudelmente dagli uomini,
da quegli stessi uomini che stava salvando,
nel momento in cui salvava anche te.
 
Questa nuova intuizione mi ha chiaramente donato unapertura in più, qualcosa di più, che ho voluto esprimere e condividere con voi, anche se sicuramente non mi sono fatto capire a sufficienza.
 
E questa notte è Pasqua.
La Pasqua in cui Lui, dopo essersi sacrificato per noi, ha vinto la morte.
 
Parlavo laltro giorno del film passion con un amico (prete).
Io il film non lho ancora visto, ma chiaccherarne mi ha fatto capire che è molto crudo, e che è soprattutto il dolore (la passione e la sola passione) ad essere oggetto della pellicola.
 
Io non sono cristiano perché Gesù ha provato dolore.
 

Sono cristiano (e sono stato salvato) perché Gesù ha sopportato tutto questo dolore, ma facendolo ha riscattato tutta lumanità.
Perché ha insegnato un nuovo modo di vivere agli uomini.
Perché ha insegnato Il vero modo di Vivere agli uomini, e li ha resi capaci di seguirlo e di insegnarlo ad altri.
 
Gesù Cristo ha rivoluzionato la storia, perché ha portato la salvezza.
 
Gesù Cristo ha vinto la morte!
 
"Il Compianto" è il nome di una rappresentazione che ho visto recentemente, oltre ad essere la denominazione di una ben precisa raffigurazione sacra.
 
Davanti al Cristo morto, deposto dalla croce ai piedi del Golgotha, Sua madre Maria, Giovanni, e tutti i presenti erano terrorizzati, atterriti nel profondo dal dolore.
 
Il dolore della morte di un caro, ma anche il dolore della morte del Figlio dellUomo.
 
Se anche Lui ha perso contro la morte, se anche Lui è morto, cosa può salvarci? Questo è il terrore della morte di Cristo.
 
Gesù Cristo ha vinto la morte!
Per questo il mondo è cambiato!

 
Buona Pasqua

Potrebbero interessarti anche...

7 risposte

  1. nomade ha detto:

    Nonostante le ripetute affermazioni del fancazzista, che mercoledì – audite, audite – avrebbe commentato questo post, qui tutto tace.

    Che dire, viandante, ci hai un po’ azzittiti con questo serissimo commento. A proposito: no, a me rispondere ai post seri non dà l’ansia da prestazione. Non mi sento di dovere essere all’altezza della riflessione che commento. Credo che se uno crea un suo blog, invece che tenere un diario segreto, è per condividere con gli altri ciò che pensa, e per sentire i loro commenti. A proposito, fuori luogo, fantastici, banalotti. Non conta molto. Vale di più, secondo me, se sono reazioni "vere" o artificiali, e se – in qualche modo – sono correlate a quello che c’è scritto nel post che si commenta oppure no.

    E, direte voi, allora cosa c’entra questo tuo commento? E’ che da quando il viandante ha fatto questo post sento gente che mi dice.. no, io non me la sento di commentarlo, è troppo serio, troppo ancorato.

    E invece, no. Se lo pensa, lo scrive. Sennò a che serve.

  2. Il Fancazzista Mascherato ha detto:

    Incasso la critica, perche` e` vero che avevo detto che avrei commentato e non l’ho ancora fatto, anche se sono passato di qua piu` volte… non so se sia per timore reverenziale nei confronti del “post serio”, per l’ansia da prestazione o per il fatto che si fa sempre molta fatica a “tirare fuori” cio` che si pensa su argomenti del genere, proprio perche` sono importanti e dire la propria puo` farti esporre un pochino troppo di quanto non vorresti… ma proprio per gli stessi motivi uno dovrebbe tirare fuori un po` dei coglioni che sicuramente ha e se ha qualcosa da dire la deve dire…

    all’inizio non ero molto convinto dal post, perche` pensavo che mettesse poco in risalto quello che secondo me e` il punto centrale della questione della Pasqua, che e` il compimento del significato dell’essere cristiani: Cristo e` risorto… non so se si capisce bene… era morto, poi e` tornato in vita… non e` proprio facile da accettare se uno ci pensa un minimo seriamente, al fenomeno e alle sue implicazioni… la pretesa del Cristianesimo non e` tanto (o meglio, non e` solo) che Egli fosse Figlio di Dio, cioe` Dio incarnato, ma che Egli come un uomo mori` e poi fu sepolto e poi, dopo tre giorni, camminava di nuovo insieme ai suoi amici che si era scelti, che mangiava con loro, che doveva andare in bagno come loro, che dormiva come loro, perche` era di nuovo vivo in mezzo a loro, come prima che lo prendessero e lo ammazzassero…

    pensateci un attimo, pensate al fatto che una vostra persona cara sia morta, avete partecipato al suo funerale, avete pianto per la sua scomparsa, la siete andata a trovare al cimitero, e un giorno suona al citofono e voi andate ad aprire ed e` quella persona, viva, come ve la ricordavate, e vi abbraccia… io se ci penso seriamente, vado ai matti!

    perche` il Cristianesimo non afferma niente di meno, non potete spostare di una virgola, di un millimetro il centro della discussione… ma si deve prendere posizione in merito!

    la mia posizione, nella mia debolezza, e` che anche se non posso ancora capire fino in fondo cosa comporta accettare con consapevolezza questa cosa chiedo la grazia di essere fedele, di aver fede in quel poco di vero che ho intravisto.

  3. Il Fancazzista Mascherato ha detto:

    e magari di usare anche un italiano un po` piu` grammaticalmente corretto!!! 😛

  4. Mitsuhashi ha detto:

    sono veramente felice di vedere delle risposte a questo post…

    E più in generale ad un post serio.

    Ritengo che le cose vadano più commentate se sono più importanti, no?

    Poi anch’io rompo spesso questa regola (perdonami Geco, sono settimane che non rispondo ai tuoi post)…

    grazie ragazzi

    P.S.
    Anche se devo dire che basta che prendiate la ruzzola, appena Nomade a postato Fancazzista ha risposto ben 2 volte

  5. Il Fancazzista Mascherato ha detto:

    e chiedero` la grazia di scrivere in italiano corretto anche per te…

    [quote]appena Nomade Ha postato Fancazzista[/quote]

    e con questo commento stupido riportiamo il blog alla normalita’ 😛

  6. Mitsuhashi ha detto:

    ooops…

    sapete com’è, sto studiando la Trasformata Veloce di Fourier e la cosa mi stordisce un attimino…

  7. l'altro ha detto:

    Okay allora, visto che anything goes, getto i miei due centesimi in questa discussione.

    Stasera ho visto il film di Mel Gibson.
    La mia reazione all’uscita del cinema è stata: “wow, e io che pensavo di avere dei problemi seri”.
    Di fronte alla grandiosità dell’evento (che M.G. ha reso benissimo) le cose di tutti i giorni vengono inevitabilmente ridimensionate.

    D’altra parte…
    se ci si ferma alla dimensione di un evento, la reazione universale (almeno per uno come me) rimane “e allora?”.
    Questo vale per il film, per il tuo post, per la risposta del F.M… ma anche per una notizia di cronaca o per qualunque cosa ti succeda intorno.
    Credo che l’importanza di un evento non dipenda dalla sua grandezza, ma dalle sue conseguenze. O meglio, dalle sue conseguenze per me.
    Io posso venire a conoscenza della cosa più incredibile mai successa, ma se questo alla fine non cambia qualcosa per me, il tutto si risolve nella durata di un “ohh!”.
    La domanda giusta è: “questo cosa cambia per me?”.

Rispondi