calcio e violenza

Evvabbeh… dovevo pur dire qualcosa, no?
 
A parte il fatto che il mio post precedente non ha avuto alcun riscontro… cosa che mi stupisce moltissimo, mi aspettavo una sorta di battaglia sul blog… dato che il blog è si quasi morto perché scrivo pochissimo, ma ancora 27 persone diverse vengono tutti i giorni a fare un saltino…. vabbeh…
 
Adesso vorrei parlare di violenza, di calcio, e di quel poveretto che ha ucciso il povero poliziotto.
 
Perché non è poveretto solamente il poliziotto, che spero abbia una famiglia sufficientemente forte da affrontare quel che gli è successo riuscendo ad uscirne più uomini di prima, che abbia qualcuno vicino ed una guida. Eh si… anche quello che ha tirato il sasso è un poveretto (17 anni, forse)… uno che si è lasciato trascinare da un fenomeno che continua ad esserci da un sacco di tempo sotto gli occhi di tutti, persino sotto gli occhi di quelli che adesso con incredibile ipocrisia sono "controllori" degli stadi e della sicurezza.
 
Lui ha sbagliato, e per questo deve essere espresso un giudizio per quello che ha fatto, se lo prendono sarà giusta la punizione (fortunatamente da noi non c’è la pena di morte) ecc, ecc… ok, ha sbagliato… ma hanno sbagliato tutti quelli che erano a tirar sassi, _nessuno_ di loro era andato allo stadio con intenzioni pacifiche… ma solamente lui è il mostro.
 
Perché? Perché ha una mira migliore? O più semplicemente perché è stato più sfigato degli altri ed ha colpito mortalmente qualcuno?
 
Magari voleva soltanto colpire uno scudo e invece ha ucciso una persona… e quanti di quelli che hanno colpito gli scudi magari volevano uccidere una persona?
 
Chi è il vero mostro? Chi vuole uccidere o chi lo fa per sbaglio?
Oppure chi lascia andare la barca finché non ci scappa il morto, salvo poi dire con aria da verginello in un porno shop "oddio… non me n’ero accorto, è ora che facciamo qualcosa" (potete cogliere il doppio senso)
 
Stronzate!
 
Ho un amico poliziotto, ci faccio scherma tutti i giovedì… e ne ho un altro nella sicurezza, mi ha insegnato le basi del karate. E se ci penso bene, mi da ancora più fastidio pensare che persone come loro (o addirittura loro) potrebbero morire per una partita di calcio o, peggio, perché una partita di calcio proprio doveva essere giocata…

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2 risposte

  1. Puccio ha detto:

    Ciao, scusa per la latitanza.

    Rispondo al post sulla "fine assistita". Il problema vero è che il dolore non consentiva più a questa persona di vivere in maniera dignitosa, almeno secondo lui. Non sono daccordo sul fatto che si possa togliere la vita ad un’altra persona solo perchè dice che non vuole più vivere. Purtroppo c’è una diseducazione sul valore, sul peso e sulle implicazioni che tale richiesta comporta. Sfido chiunque che nella propria vita non abbia detto o abbia avuto a che fare con qualcuno che pronunciava paorole tipo "non posso continuare a vivere così", "non resisto più", ecc. Per questo dovremmo consigliargli una bibita alla cicuta? Non credo sia sufficiente. Però una vita (se si può chiamare così) attaccati ad un respiratore, imbottiti di anidolorifici è un discorso troppo serio per scherzarci sopra. In definitiva non condivido la scelta di interrompere la propira vita, ma non posso nemmeno criticare severamente chi, in tali condizioni, decide di porvi fine. Mi sembra di essere l’archetipo di "predica bene e razzola male": sano, giovane, ecc che sparla contro chi ha un condizione così estrema.

    Per la violenza negli stadi ritengo siano solo buffonate finite in tragedia. Che cosa spinge questa gente ad andare in giro a sfasciare auto, a prendere a bastonate il prossimo e a fare altri atti vandalici? Non ne ho idea. Comunque in altri sport con contatto vero come il Rugby dove gli atleti sono in mischia, corrono, sudano e sanguinano verametne, il pubblico è di una correttezza esemplare. Perchè? Non capisco. Sono comunque schifato(ma non stupito) dal fatto che i provvedimenti siano così blandi. Se facessero pagare i danni alle società per le proprie tifoserie? Allora si che il dicorso cambierebbe. Vi immaginate il presidente di turno che annuncia la campagna acquisti con un bollettino tipo: "Siamo spiacenti ma quest’anno non prenderemo nessun giocatore perchè il budjet è stato completamente devoluto alle spese per riparare ai vostri danni. Dato che non ci sono mai colpevoli non avete diritto di sentirvi vittime, dato che chi non denuncia i colpevoli di un reato ne è automaticamente complice. Quindi è suo dovere pagare l’ammenda."

    Sono curioso. 

  2. kiara ha detto:

    ciao mittino! battiamo la fiacca, eh?! e dire che il tuo è uno dei blog che segu..ivo più volentieri!

    scherzi a  parte, spero di rileggerti presto. ma sono in fase d’impasse (eclissi di luna?) anch’io, e insomma capisco.

    un baciotto taurinense!

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