Ci ho preso gusto!

Eh si… ci ho proprio preso gusto.
 
Ho preso il gusto di postare sul blog, in questi due giorni e mezzo sono stato fuori casa, e non ho avuto una connessione ad internet disponibile. Ammetto che avevo voglia di mettere qualcosa sul reportage. Avevo voglia di vedere se qualche bolognese aveva postato qualcosa. Avevo voglia di bloggare. Avevo voglia dei vostri commenti.
 
Non perché questo è il mio solo modo di esprimermi e quindi ho passato 2 giorni di inferno. Infatti ho passato 2 giorni splendidi. Ho cantato, sono stato con amici, con persone speciali, ho studiato, ho dormito sotto il piumone…
 
Convidido il cammino della vita con persone degne di una stima incredibile, sto bene con le persone che fortunatamente mi circondano, ho un lavoro che mi piace un casino, studio per finire di laurearmi. Insomma… sono stanco dalla 1000 cose da fare, sono pieno di impegni, sono incasinato, non so dire di no, mi arrabbio con la facilità di un gatto isterico, ho un miliardo e mezzo di difetti noti (più tutti gli ignoti che finora sono riuscito a nascondere)… ma sto bene in questa vita assurda.
 
Però… cè un però… mi sono accorto che scrivere qualcosa di me mi dà una specie di sollievo, tipo parlare con gli amici dei propri problemi. Il reportage non ospita i miei pensieri, paure e riflessioni più profonde. Ci sono cose che non scriverei mai sul mio blog ma che direi ad un amico (non credo che ci sia niente che non direi ad un amico). Per contro ci sono molte cose che non dico agli amici, semplicemente perché sto già parlando di altro.
Mi sono accorto che il reportage mi aiuta nel placare e dissetare tutta una serie di emozioni molto importanti. Mi aiuta anche a guardare dentro me stesso. Scrivere di me mi aiuta un casino, pensare che le cose le leggono gli altri mi aiuta di più.
 
Ma non perché dico cose banali o inutili. E difficile spiegarlo…
Per esempio ai miei amici più cari non devo dire come la penso. Lo sanno già.
E molto difficile che qualcuno mi dica "non me lavevi detto" parlando di un mio modo di vedere il mondo, o di una cosa bella o brutta che mi è successa. Semplicemente perché non nascondo niente, anzi… volontariamente dico sempre tutto.
Ma non cè bisogno che io esprima il mio modo di vivere e di vedere le cose a chi mi conosce già molto bene. Semplicemente è raro che io debba farlo.
 
Per contro è frequente averne un intimo bisogno.
Avere un grande bisogno (per lo più inconscio) di dire qualcosa di me al mondo.
 
E una cosa un po strana da dire, ho paura di essere frainteso.
Non sto spiegandovi che quello che scrivo è una superficiale visione della mia persona, tuttaltro! Sto dicendo che scrivere è un atto particolare, che tira fuori dalle persone sfaccettature che spesso non emergono se ci si incontra di persona. Sto dicendo che qui riesco ad essere completamente me stesso, come con i miei amici, ma in un altro modo.
 
Questo modo diverso mi piace, o meglio… mi interessa.
 
Anche quando scrivo sulla prima cosa che incontro (diario che non ho, fogli sparsi, appunti di università, appunti di lavoro…), sono diverso da come sono di persona.
Quei fogli però non li legge nessuno. Spesso mi capita di scrivere un pensiero momentaneo, o uno stato danimo passeggero, su un foglio di carta. Poi il foglio viene usato e buttato. Nessuno legge quello che scrivo in quelle occasioni, neanche io lo rileggo mai.
 
Invece qui ci sono persone che leggono. Persone che già conoscevo e persone che ho conosciuto con il blog. Persone che eprimono la loro opinione su ciò che dico, su come lo dico e su di me.
 
E non sto neanche dicendo "che bello, ci vogliamo tutti bene, tutti possono dire la loro, siamo tutti amici!". Stupidaggini.
Non siamo tutti amici, do un peso molto grande alla parola amicizia, per contro divento facilmente amico di qualcuno.
 
Semplicemente non ho pregiudizi su chi passa… anzi stimo una persona che si prende la briga di commentare le idee strampalate e incomprensibili di questo viandante.
 
un blog può esprimere una persona. Quando questo succede non è più una pagina internet con qualcosa di scritto. La prima pagina web che mi sono fatto è del 1996, in 8 anni di internet ho visto (come voi del resto) passare veramente di tutto. Però il blog rappresenta unopportunità diversa: può diventare lespressione di cui parlo.
 
Ed allora questa espressione non è un incontro superficiale con un perfetto sconosciuto, ma diventa un incontro, unesternazione, un confronto con una persona di cui hai visto qualcosina.
La faccenda è decisamente più interessante.

Signore e signori… grazie.
Grazie per leggere questo blog, grazie per commentarlo, grazie per dire la vostra.
 
Inoltre sono egocentrico, e quindi… probabilmente per voi è banale, ma ho scoperto che mi piace moltissimo il fatto che qualcuno legge ciò che scrivo. Mi piace ricevere commenti su quel che dico e penso.
 
Mi piace il mio blog. Mi piacete voi.
 
Ci ho proprio preso gusto!

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2 risposte

  1. l'altro ha detto:

    egocentrico e grafomane… eh eh benvenuto nel club

  2. Mitsuhashi ha detto:

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