L’arte che ti salva

Ieri ho preso due ore di premesso perché l’asilo ha organizzato un laboratorio con i genitori.

Ho portato Chiara all’asilo come tutti i giorni alle 8.05 circa. Poi invece di andare in ufficio sono andato a comprare i sottovasi e lo zerbino. E poi sono tornato all’asilo alle 9.30.

Io e due mamme ci siamo seduti con i rispettivi figli attorno a un tavolo, ciascuno con un bel foglione 70×100 davanti, un grembiulino, una marea di piattini di plastica con dentro i colori e un sacco di formine di spugna.

“Forza, disegnate quello che volete!”

Siamo stati più di mezz’ora a disegnare con i bimbi, scegliendo un colore, facendo un paciugo e un pastrocchio, mescolando le formine, usando le mani, le dita, ridendo e correndo attorno al tavolo al grido di “dadaaaaa a’ora coloiiii“.

Un’esperienza semplice ma ricchissima, che mi ha fatto ridare la giusta dimensione, importanza e peso al tempo passato con le bimbe. È impressionante come non mi accorga di sbagliare dandogli troppa poca importanza e allo stesso tempo di quanto la vita sia in grado di dimostrarmi con violenza dove sbaglio.

W l’asilo che mi ha dato questa opportunità.

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